
Intervista ad Andrea Jarach
Come nasce questa candidatura?
Quando mi hanno richiesto di candidarmi nella Lista Letizia Moratti per Milano ho avuto tanti dubbi. Il primo è stato “sono presidente della Federazione delle Associazioni Italia Israele, le cariche sono compatibili?” Poi ho pensato a tutto quello che Letizia Moratti, da imprenditrice prima, e da ministro della Ricerca Scientifica poi, ha fatto per Israele. A quel punto ho sentito il dovere di accettare e di portare la mia passione all’interno di una lista civica (pertanto non legata ad alcun partito politico) che nella nostra città potesse proseguire la lunga tradizione di amicizia con la Comunità Ebraica e con Israele (tanto che Milano è gemellata con Tel Aviv).
Molti di voi mi conoscono direttamente, qualcuno per le mie attività in campo ebraico e lavorativo. A qualcuno sono simpatico altri probabilmente non possono sopportarmi o ancora mi vedono indifferente. Ma a tutti voi faccio un appello di voto: è importante che un candidato della nostra Comunità sieda in Consiglio Comunale per combattere il pregiudizio e a favore della libertà come hanno in passato fatto con valore altri.
Oltre a questo quali sono le ragioni che porti a favore di un voto per te?
E’ importante che chi ci rappresenta sappia interagire al meglio con il mondo politico e culturale cittadino. Da 30 anni opero nella città come imprenditore della Cultura (Editoria, Comunicazione, Cinema), conosco la nostra Comunità come pochi poiché vi ho frequentato le scuole dall’asilo alla terza liceo classico, ho cominciato le scuole in via Eupili (sono nato il 20 aprile del 1956). Sono laureato in Scienze Politiche, specializzazione internazionale con 110 e lode e una tesi sul Terrorismo Internazionale (pubblicata da Vallecchi nel 1979) che mi ha valso una onorevole querela per diffamazione a mezzo stampa da un ex militare nazista che aveva organizzato traffici vari a favore dei gruppi terroristi palestinesi. Ma sono anche stato per il servizio militare ufficiale dei Carabinieri. Ho lavorato in grandi aziende editoriali cominciando dal “basso”, e dal 1991 mi sono messo in proprio.
Per fare una breve storia delle mie attività comunitarie comincerei dal vecchio Bollettino a cui ho iniziato a collaborare nel 1972 (a sedici anni) con il mitico Raul Elia, poi alla sua morte abbiamo lavorato per anni in una simpatica redazione di ragazzi armati di forbici e colla prima dell’avvento del computer.
E poi?
Da allora mi sono impegnato in tante imprese per la nostra Comunità e per le sue Organizzazioni di raccolta fondi. Ricordo con tanto affetto le attività svolte per la Memoria della Shoah. Dalla coproduzione del film Memoria nel 1995 alla collaborazione editoriale e organizzativa per tante mostre che hanno portato decine di migliaia di ragazzi milanesi e italiani in contatto con la storia del nostro popolo, alle attività svolte in proprio come editore, tra cui l’opera Destinazione Auschwitz www.destinazioneauschwitz.com , che ormai nelle sue varie edizioni, gratuite o a pagamento, ha raggiunto decine di migliaia di copie ed è stata premiata dall’Unione Europea. Ma due opere in particolare mi rendono orgoglioso: la prima è il cortometraggio Binario 21 ( visibile su http://www.binario21.org/ ), la seconda è il libro Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti (www.proedieditore.it/20bambini) e la mostra collegata che tante scuole stanno chiedendo proprio in questi giorni.
Da qualche mese sono stato anche nominato presidente dalla Yad Vashem Society in Italy e consigliere del Centre Europeen Juive d’Information CEJI di Bruxelles, impegnato nella lotta al pregiudizio a livello europeo.
E le attività a favore di Israele?
Nel 2004 sono stato eletto presidente della federazione delle Associazioni Italia Israele (che sono circa 60 in tutta Italia), una carica generalmente ricoperta da non ebrei, ma che mi ha dato la possibilità di intervenire pubblicamente in difesa di Israele e di organizzare eventi e iniziative di supporto ad Israele. Tra queste la pubblicazione del libro Israele Palestina Storia Giudizi e Pregiudizi, a cura di Luca Puleo. In questa veste ho avuto l’orgoglio di organizzare la più numerosa delegazione di solidarietà a Israele dall’Italia nell’autunno del 2004, portando a Gerusalemme, insieme alle organizzazioni ebraiche principali, 260 persone in occasione del Congresso della Federazione iniziato a Roma e finito il giorno dopo a Gerusalemme ( la cronaca fotografica su http://www.italia-israele.org/ )
E oggi?
La mia attività editoriale si è sempre più concentrata su temi ebraici, e ho dato vita anche a una Associazione Culturale senza scopo di lucro per supportare le iniziative culturali in campo ebraico e le relazioni tra Italia e Israele. L’associazione Ponte Azzurro ( http://www.ponteazzurro.org/ ) ha già organizzato numerose iniziative ma sta preparando la più eclatante con la mostra Omanut, 100 anni di arte e vita , Israele 1906/2006. Questa mostra, che si terrà a Palazzo Reale a Milano dal 18 ottobre al 7 gennaio, celebra i cento anni dalla nascita dell’accademia di arte Bezalel di Gerusalemme voluta da Theodor Herzl a significare che uno stato ebraico doveva avere prima le sue radici nella cultura. Sarà una mostra eccezionale con tanta arte ma anche tanta storia per offrire a Milano una visione di Israele diversa dai soliti stereotipi propagandati dai media. Sarà un’occasione per permettere ai ragazzi di conoscere la storia di Israele e la sua vita e cultura. Si tratta di una impresa gigantesca; non esitate a chiamarmi per saperne di più ( andrea@jarach.net ). Sempre con Ponte Azzurro ho sostenuto la compagnia teatrale di Angelica Livnè Calò ( http://www.masksoff.org/ ) che dall’Alta Galilea ci porta ogni volta un messaggio di amore e di speranza per il futuro contro ogni incomprensione e fanatismo, e nel 2005 ho prodotto Anne in the Sky che è stata rappresentata dai ragazzi della Compagnia dell’Arcobaleno a Roma, Venezia e in Israele.
E nel campo economico della cooperazione tra Italia e Israele?
Nel campo delle relazioni tra Italia e Israele sono socio fondatore di due società: Altiora Ventures in Israele, Atlantis in Italia che hanno per missione lo sviluppo di relazioni di affari tra aziende dei due paesi.
Abbiamo anche sentito parlare di un film.
E’ vero da due anni sono il presidente della 263 Films spa che sta producendo un film dedicato ad Anne Frank di cui tutti parlano ormai nel mondo intero perché si tratta del primo esempio di film girato intermante con una tecnica da noi sviluppata chiamata Digital Reality( http://www.dearannemovie.com/). Sarà un modo straordinario di portare la memoria della Shoah ai giovani di tutto il mondo con il linguaggio a loro più gradito.




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